Gli Auguri
Bruno Ferrero - Libro: Il Segreto dei Pesci Rossi
Il piccolo Carlo era un bambino timido e tranquillo. Un giorno arrivò a casa e disse a sua madre che avrebbe voluto preparare una cartolina di San Valentino per tutti i suoi compagni di classe.
La madre istintivamente esclamò: "Ma no! Non è il caso!".
Ogni giorno osservava i bambini quando tornavano a casa a piedi da scuola. Il suo Carlo arrancava sempre per ultimo. Gli altri ridevano e formavano un'allegra e rumorosa combriccola. Ma Carlo non faceva mai parte del gruppo. La madre decise di aiutare il figlio e acquistò cartoncini e pennarelli. Per tre settimane, sera dopo sera, Carlo illustrò meticolosamente trentacinque cartoline di San Valentino.
Giunse il giorno di San Valentino e Carlo era fuori di sé per l'emozione. Le accatastò con cura, le mise nello zainetto e corse fuori. La madre decise di cucinargli il suo dolce preferito e farglielo trovare con una tazza di cioccolata calda per quando sarebbe tornato a casa da scuola. Sapeva che sarebbe rimasto deluso e forse in questo modo gli avrebbe alleviato il dolore. Avrebbe dato una cartolina a tutti, ma lui non ne avrebbe ricevuta nemmeno una.
Quel pomeriggio preparò la torta e la cioccolata. Quando udì il solito vociare dei bambini, guardò fuori della finestra. Stavano arrivando, ridendo e chiacchierando come al solito. E come sempre l'ultimo era Carlo. Da solo.
Entrò in casa quasi di corsa e buttò lo zainetto su una sedia. Non aveva niente in mano e la madre si aspettava che scoppiasse in lacrime. "La mamma ti ha preparato la torta e la cioccolata", disse, con un nodo in gola.
Ma lui quasi non sentì le sue parole. Passò oltre, il volto acceso, dicendo forte: "Neanche uno. Neanche uno!".
La madre lo guardò incerta.
E il bambino aggiunse: "Non ne ho dimenticato neanche uno, neanche uno".
"Questa è la volontà del Padre che mi ha mandato: che io non perda nessuno di quelli che mi ha dato" (Giovanni 6,39).
Neanche uno.
Dedico questo racconto a tutte le mamme che hanno un figlio in età scolare e che quindi sono alle prese con i problemi dovuti all'integrazione con i compagni, possiate essere la roccia salda a cui i vs figli possono aggrapparsi, perchè solo voi sapete cosa significa consolare la lacrima del bambino che vive situazioni simili a quelle di Carlo.
Lisa
P.S . Mi e stata mandata per email da un sito dove sono iscritto : www. angelibuoni.it